SI VA IN SCENA... CON IL MAGO DI OZ!

Scuola elementare la Caravella, Elisa Dall’Acqua, maestra della quinta

In occasione dell’Open Day di quest’anno ho deciso di proporre ai miei allievi di quinta elementare un lavoro teatrale su Il Mago di Oz. Quest’opera di Frank Baum è stata scelta da me innanzitutto come lettura continuata da affrontare insieme in classe e ha suscitato fin da subito nei bambini un certo entusiasmo che è aumentato in modo particolare dopo aver saputo che avremmo lavorato su questa storia anche in un’altra modalità, diventandone protagonisti in prima persona, accompagnati da Flavia Delcò, docente di teatro, e dalla sua collaboratrice Monica Guaita. Mi premeva che i miei allievi potessero vivere un’esperienza teatrale, come in passato avevo vissuto io con Flavia in diverse occasioni, perché desideravo poterli portare a esprimere ciò che di bello hanno dentro. Oltre a ciò, ero convinta che un lavoro di questo tipo potesse permettere agli allievi di conoscere meglio e più a fondo Il Mago di Oz e che, al contempo, vivendo questo in prima persona, li avrebbe aiutati a non sentirsi giudicati. Infatti, mettere se stessi, con tutto quello che la propria persona comporta, davanti agli occhi di qualcun altro presuppone un certo coraggio e nessuna preoccupazione in merito all’esito; in altre parole, di fronte al pubblico il timore del giudizio altrui non può che essere messo da parte.

Il lavoro di preparazione per la messa in scena dei primi capitoli del romanzo ha preso diverso tempo: nell’arco di un mese e mezzo tutte le settimane abbiamo lavorato dalle due alle quattro ore, divisi in tre gruppi, per permettere a tutti di entrare a fondo nella propria parte, dai narratori ai personaggi principali. Inoltre, durante le ore di visiva e di arti plastiche, abbiamo preparato le scenografie e i disegni proiettati durante lo spettacolo. Mi ha colpito molto come ogni bambino ha preso sul serio questo lavoro. Ciascuno ha messo in gioco se stesso, inizialmente con fatica e vergogna, ma senza mai sfuggire alle attività proposte. Con il tempo si sono sempre di più coinvolti nel lavoro; così facendo, chi pensava di avere maggiori difficoltà nel leggere ad alta voce o nel recitare a memoria tutta una sequenza di battute con espressività, fidandosi, è riuscito a fare qualcosa che non avrebbe mai immaginato, scoprendo così un aspetto di sé che non conosceva.

Questo è potuto accadere anche perché, in questi primi mesi dell’anno, l’amicizia tra loro è ulteriormente cresciuta nonostante siano alla fine del loro percorso alla scuola elementare.

Il giorno dell’Open Day i bambini erano molto emozionati; lo spettacolo è stato un grande successo a livello di presenze e io, come maestra, mi sono divertita ad accompagnare questa classe e il pubblico attraverso la storia di Dorothy e dei suoi compagni di viaggio. Quest’esperienza si è rivelata una grande ricchezza, perché ha permesso ai bambini di affezionarsi ancora di più alla storia de Il Mago di Oz e, soprattutto, a se stessi e tra loro.


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